Codici EAN e UCC, ovvero come identificare con precisione i vostri prodotti
Ogni rivenditore si trova di fronte alla questione degli EAN o degli UCC. Più che un semplice codice a barre per i punti vendita fisici, sono spesso una chiave preziosa per operare sul mercato.
Tuttavia, questi famosi codici appaiono spesso oscuri ai non addetti ai lavori, anche se il loro utilizzo offre numerosi vantaggi per ottenere visibilità e aumentare le vendite.
Oggi vediamo i codici EAN 8, EAN 13 ed EAN 128. Quali sono le loro definizioni? Sono obbligatori? Come si possono ottenere?
Che cos'è un codice a barre EAN?
EAN/UCC: definizione
Gli EAN (European Article Numbering), o UCC, sono codici a barre per articoli e unità logistiche utilizzati nei settori della vendita al dettaglio e dell'industria. Il loro scopo? Identificarli singolarmente grazie a standard di codifica.
Ad esempio, grazie a questi codici univoci combinati con una sequenza di barre bianche e nere, ogni articolo o unità logistica può essere facilmente scansionato da un lettore di codici a barre o da uno scanner portatile. In questo modo si risparmia tempo prezioso sia per le aziende che per i consumatori (soprattutto alla cassa).
Gli EAN/UCC sono utilizzati anche nel settore dell'e-commerce, sia per le aziende, che per la gestione delle loro attività online:
- sia per le aziende, per gestire il loro catalogo online o aumentare la loro visibilità;
- sia ai consumatori, per trovare più facilmente online l'articolo desiderato.
☝️ Questo sistema di codifica risponde a precisi standard definiti da GS1, ex EAN International.
I diversi tipi di codice a barre EAN/UCC
Esistono diversi tipi di codice articolo, tutti raggruppati sotto un unico componente: il GTIN (Global Trade Item Number). Ne sono un esempio l' UCP (Universal Product Code) utilizzato in Nord America o l' ISBN (International Standard Book Number) specifico del settore editoriale.
Esistono 3 diverse forme di EAN:
Codici EAN 8
Composti da 8 cifre, sono progettati per prodotti di piccole dimensioni. Richiedono meno spazio per essere trascritti nei codici a barre.
Codici EAN 13
Composti da 13 cifre, sono lo standard utilizzato dalla maggior parte delle aziende.
Codici EAN 128 o GS1-128
Sono utilizzati per l' etichettatura delle unità logistiche, cioè delle merci da spedire. In questo caso, i pallet vengono identificati con un SSCC (Serial Shipping Container Code), tradotto in un codice a barre GS1-128.
Come si legge un codice EAN?
Un codice EAN è costruito in modo preciso. Come si interpretano i numeri di un codice a barre?
Un EAN 13 può essere letto come segue:
- Le prime 2 o 3 cifre indicano il Paese dell'azienda, cioè il Paese in cui si trova la sede principale. Ad esempio, per la Francia, il codice a barre inizia con un numero compreso tra 300 e 379. Per la Germania, tra 400 e 440. Per la Germania, tra 400 e 440, e così via.
- Le successive 4 o 5 cifre corrispondono al numero di appartenenza dell'azienda integrata nel sistema EAN.
- Le successive 4 o 5 cifre identificano in modo univoco i prodotti all'interno dell'azienda.
- L'ultima cifra è una chiave di controllo. È definita dalle cifre precedenti e ha il compito di approvare la validità del codice a barre.
La stessa logica si applica al codice EAN a 8 cifre:
- Prime 2 o 3 cifre: paese dell'azienda,
- successive 2 o 3 cifre: numero di appartenenza dell'azienda,
- 2 o 3 cifre successive: numeri unici di identificazione del prodotto,
- ultima cifra: chiave di controllo.
Il codice EAN è obbligatorio?
A rigore, l'uso di un codice EAN non è obbligatorio.
Tuttavia, i rivenditori che non utilizzano un GTIN per identificare i loro prodotti si trovano rapidamente limitati in molte situazioni... e rischiano di perdere opportunità di vendita.
Ad esempio, Amazon richiede che gli articoli spediti dal suo sito siano dotati di codice a barre (anche se sono accettati codici diversi dall'EAN, come quelli generati dal marketplace stesso).
Questo obbligo è giustificato in particolare dal fatto che è possibile collegare lo stesso prodotto a più venditori. Nella stessa ottica, citiamo Google Shopping. Dal 2016, un codice GTIN è obbligatorio per vendere attraverso la piattaforma.
In breve, disporre di codici EAN/UCC per i propri prodotti comporta una serie di vantaggi:
- Maggiore visibilità online. Non solo l'EAN è essenziale per commerciare attraverso i principali marketplace, ma garantendo l'identificazione precisa del prodotto venduto, quest'ultimo ottiene una maggiore visibilità nei risultati di ricerca di Google.
- Gestione più semplice del catalogo prodotti. Grazie al codice EAN/UCC, è più facile raccogliere informazioni sugli articoli già presenti sul marketplace, in modo da poter creare una scheda prodotto più completa e accattivante.
- Ottimizzare la gestione interna delle scorte e del magazzino. Infatti, i GTIN contribuiscono a garantire una buona tracciabilità durante tutto il ciclo di vita del prodotto, facendo risparmiare tempo e denaro alle aziende.
💡 Buono a sapersi: l'obiettivo principale di un EAN/UCC è quello di identificare i prodotti nel modo più preciso possibile. Di conseguenza, è necessario assegnare un EAN diverso per ogni variante dello stesso articolo (colori o dimensioni diverse, ad esempio).
Come posso ottenere i codici EAN/UCC?
Esistono strumenti online per la generazione automatica di codici EAN. Tuttavia, questi siti non garantiscono l' esclusività dei codici a barre e gli articoli generati possono essere confrontati con altri prodotti con lo stesso identificatore.
È quindi consigliabile sottoscrivere un abbonamento annuale a GS1 France, l'organizzazione autorizzata a fornire EAN conformi e univoci.
Infine, esistono società specializzate nella rivendita di codici, come Codes à Barres France. Queste società promettono che diventerete proprietari degli EAN acquistati, ognuno dei quali è stato testato e garantito come non utilizzato per un certo numero di anni.