Fattura cointestata: la fattura per più soggetti intestatari
La fattura è un documento fiscale che deve essere emesso ogni qualvolta un’azienda cede merci o eroga servizi nei confronti di una controparte. La fattura ha lo scopo di riassumere le caratteristiche salienti della transazione effettuata. Tra le informazioni riportate devono comparire anche i dati relativi all’emittente (cessionario o committente) e all’acquirente (soggetto passivo).
Spesso capita, però, che una fattura venga redatta per un bene ceduto o un servizio erogato nei confronti di più persone. Si pensi, ad esempio, ad un atto notarile redatto a favore di più soggetti in caso di comproprietà di un immobile.
❓ Che fattura viene emessa in questi casi particolari? È possibile intestare una fattura a più persone? In questo articolo parleremo della fattura cointestata.
❔ Come redigerne una? Qual è la normativa vigente? Vediamo insieme in questo articolo tutte le caratteristiche relative alla fattura cointestata.
Cosa si intende con fattura cointestata?
Si parla di fattura cointestata quando il documento fiscale della fattura riguarda prestazioni rese nei confronti di più contraenti e, per questo, è emesso nei confronti di più soggetti intestatari.
Esistono, infatti, determinati ambiti, come, ad esempio, quello delle consulenze fiscali o delle pratiche legali, in cui è particolarmente sentita l’esigenza di indirizzare le fatture a più contraenti.
Fattura cointestata: la normativa
Le normative di riferimento in materia di fatturazione generale, sia elettronica che cartacea, sono individuabili nell’articolo 21 del DPR 633/1972. In esso si specifica che sussiste l’obbligo di documentare le cessazioni di beni o l’erogazione di servizi mediante l’emissione di una fattura. La fattura può essere emessa sia in formato cartaceo (quando previsto dalla legge) che elettronico.
L’articolo specifica anche quanto segue:
- Se i contraenti sono enti, imprese o società è necessaria l’indicazione della ditta insieme alla denominazione e alla ragione sociale di entrambi la ditta e il destinatario;
- Se i contraenti sono soggetti differenti da enti, imprese o società, allora è necessario indicare esplicitamente il nome e il cognome dei soggetti in questione.
👀 Per quel che riguarda la fattura cointestata, invece, non sussistono problemi in caso di fattura cartacea; è possibile, quindi, l’inserimento di più intestatari manualmente senza troppe difficoltà.
I problemi si riscontrano in caso di fatturazione elettronica. Infatti, l’emissione telematica della fattura potrebbe determinare un ostacolo, dato che il formato XML prevede l’inserimento di un solo intestatario.
La domanda che sorge spontanea è: come vanno indicati i soggetti destinatari in caso di fattura elettronica cointestata? Lo vedremo tra un attimo. Intanto, definiamo un paio di premesse stabilite dalla legge.
Nel 2017 l’Agenzia delle Entrate ha fornito delle indicazioni a riguardo nella Risoluzione n. 87/E del 5/07/2017. In essa veniva specificato quanto segue:
- È prevista la possibilità di emettere una fattura elettronica cointestata solamente nel caso in cui la cessione dei beni o l’erogazione dei servizi sia eseguita a favore di un soggetto privato (fattura B2C).
- Non è prevista la possibilità di emettere fatture cointestate tra soggetti IVA (fatture B2B).
☝ Dunque, se la fattura riguarda transazioni eseguite tra enti, imprese o società non si può ricorrere all’utilizzo di una fattura elettronica cointestata.
Fattura cointestata: parametri a cui attenersi per una corretta emissione
La Risoluzione n. 87/E del 5/07/2017 ha espresso anche le coordinate per l’inserimento dei destinatari nella fattura redatta in formato elettronico.
Nel caso di contestazione della fattura va indicato, nel documento XML, un solo destinatario nella sezione “Identificativi Fiscali”: il Sistema di Interscambio (SdI) non consente, infatti, di inserire più soggetti intestatari.
Dunque, il sistema di fatturazione elettronica consente l’inserimento di un solo destinatario nell’apposita sezione. Pertanto, al fine di emettere una fattura cointestata, ovvero a favore di più intestatari, sarà necessario inserire comunque un solo nominativo nel campo dedicato al concessionario o committente.
👉 Gli altri soggetti intestatari potranno essere ugualmente inseriti, ma in campi opzionali non sottoposti al controllo del Sistema di Interscambio.
I campi opzionali non sono solitamente oggetto di controllo da parte del Sistema di Interscambio (SdI) e possono essere i seguenti:
→ “Altri Dati Gestionali”;
→ “Causale”.
In questo modo si potrà aggirare il problema dell’inserimento di più destinatari per una stessa fattura in un sistema che prevede la possibilità di aggiungerne uno solo.
☝ L’Agenzia delle Entrate non ha fornito delle esatte indicazioni riguardo al giusto metodo di emissione di una fattura elettronica cointestata. Pertanto, quanto espresso finora consiste più che altro in un suggerimento pratico di esecuzione, più che un’indicazione di come deve essere fatto.
In effetti, l’emissione di una fattura elettronica cointestata dipende molto dal tipo di software che si utilizza per eseguire la fatturazione elettronica. Infatti, ci sono gestionali che consentono l’indicazione effettiva di più destinatari, altri che, invece, non prevedono proprio questa possibilità.
I dati da inserire nella fattura cointestata
Ogni fattura, dunque, qualunque modalità di emissione si scelga, impone l’immissione di determinati dati. Queste informazioni da inserire sono uguali qualunque sia la tipologia della fattura: esse non devono mancare, in caso contrario il documento risulterà invalido a fini fiscali.
I dati da inserire e che devono necessariamente essere presenti sono:
- I dati relativi all’emittente della fattura (nome e cognome, indirizzo della sede legale, numero di partita IVA, codice fiscale);
- I dati relativi al ricevente della fattura (nome e cognome, indirizzo della sede legale, numero di partita IVA, codice fiscale);
- Il numero progressivo: a partire dall’inizio dell’anno le fatture devono essere numerate progressivamente a partire dal numero 1;
- La descrizione del bene venduto o del servizio erogato ai quali fa riferimento la fattura;
- L’ammontare dell’IVA, ovvero a quanto ammonta il valore del pagamento che viene eseguito con e senza IVA.
Fattura cointestata: problematiche comunemente riscontrate
Da un punto di vista fiscale, non sussistono particolari problematiche per l’emissione di fatture cointestate. Tuttavia, da un punto di vista pratico, spesso questo tipo di provvedimento fiscale può risultare tutt’altro che agevole.
Infatti, non sono molti i software che offrono la possibilità di effettuare questo tipo di servizio, oppure il procedimento in sé può comportare delle difficoltà operative.
💭 In caso di complicazioni irrisolvibili, è pur sempre possibile emettere una fattura diversa per ogni soggetto beneficiario della transazione.
Per evitare la problematica di dover far fronte alle difficoltà presentate dalla fattura cointestata, dunque, è sempre possibile scegliere di emettere diverse fatture, una per soggetto contraente. In questo modo, le eventuali problematiche potranno essere aggirate in maniera pratica e indolore.